Posso richiedere una consulenza psicologica e sessuologica in zona rossa?
Sì! Un colloquio psicologico o sessuologico è una prestazione sanitaria quindi é concesso lo spostamento, anche da fuori comune, per tale esigenza.
“Sperare è la cosa più difficile. La cosa più facile è disperare, ed è la grande tentazione.”
– Charles Peguy
A distanza di un anno purtroppo la situazione è ancora delicata e la sofferenza psicologica delle persone è evidentemente sempre più marcata, come tangibile anche nella quotidiana intensa attività clinica di consulenza, supporto psicologico e riabilitazione dello Studio. La disponibilità resta sempre attiva sia in presenza sia in videocolloquio online, sempre su appuntamento, in quanto professione sanitaria a sostegno dell’utenza, con la massima attenzione per le indicazioni igieniche raccomandate.
Chiaramente professionista e paziente devono essere del tutto asintomatici e non presentare fattori epidemiologici di rischio (convivenza, frequentazione o contatti con soggetti positivi, sospetti o a rischio, etc.). In caso anche solo di sintomi leggeri (febbre, tosse, dispnea, mal di gola, etc.) gli appuntamenti devono essere rinviati o sostituiti da sedute online se il paziente dispone di una buona connessione internet e di un ambiente riservato e silenzioso, in cui sentirsi a proprio agio.
Tuttavia queste non sono novità in quanto lo Studio già prevedeva queste accortezze a prescindere dal colore della zona: in sostanza non cambia nulla nel rapporto in studio, in cui è necessario accedere dopo igienizzazione delle mani e muniti di mascherina, mantenendo una distanza più che sufficiente per l’intera durata del colloquio e rispettando l’orario dell’appuntamento senza arrivare in anticipo sia per salvaguardare la privacy dei precedenti utenti, sia per evitare contatti e garantire tempi sufficienti di aerazione e sanificazione dei locali.