Dispareunia e Dolore Sessuale, una condizione non solo femminile
La donna, ma anche l’uomo, può vivere il sesso occasionalmente e purtroppo anche cronicamente con dolore. Importante resta affrontare presto, da soli o in coppia, la situazione, sia dal punto di vista medico che psicosessuologico.
Uomini e donne possono essere soggetti a varie condizioni dolorose nell’ambito sessuale o, più in generale, nelle zone intime. Una di queste è la dispareunia, un disturbo sessuale prevalentemente, ma non solo, femminile, caratterizzato dalla presenza di dolore genitale durante, o più raramente, dopo il rapporto sessuale. il termine stesso richiama fortemente al dolore nella vita intima di coppia: dal greco antico, “dys-” (prefisso peggiorativo indicante una difficoltà, qualcosa di male) e “páreunos” (che giace accanto, ovvero lo sposo/sposa, compagno/compagna), dato che una ripercussione sulla qualità di vita individuale e di coppia risulta inevitabile.
Si stima che ne soffra il 15% delle donne in età fertile e il 44% delle donne in menopausa, ma probabilmente si tratta di dati sottostimati, dato che risulta purtroppo ancora molto inibente affrontare questa difficoltà, anche con una figura professionale, preferendo ancora spesso rinunciare al benessere sessuale e vivere il dolore con silenziosa vergogna.
In particolare la sessualità in età avanzata rappresenta ancora oggi un grande tabù, per cui molte persone mature, ma con desiderio di intimità ed erotismo conservato, si ritrovano a trascorrere sempre più anni, dato che l’età media si è notevolmente allungata, privandosi del piacere sessuale per il timore di affrontare una consulenza o, ad esempio, di acquistare e imparare ad utilizzare anche un semplice lubrificante intimo, vivendo la sessualità “over” con senso di inadeguatezza e vergogna.
Lo stesso discorso, relativamente alla sottostima del fenomeno, vale anche per l’uomo, spesso ancora più in difficoltà della donna a parlare delle proprie difficoltà sessuali.
Come spesso accade in sessuologia, il disagio può avere un’eziologia fisica oppure psicologica (spesso possono anche essere incredibilmente interdipendenti questi due aspetti), dunque è indispensabile che la valutazione iniziale venga fatta con estrema attenzione, anche integrando diverse figure professionali.
Tra le cause di natura psicologica, in linea molto generale e parziale, si possono individuare traumi sessuali, delle persistenti paure o fobie sessuali o disagi vissuti in ambito relazionale, non necessariamente di carattere primariamente sessuale. Può dunque rivelarsi utile affrontare un percorso non esclusivamente personale, ma anche di coppia.
Talvolta la dispareunia è associata anche ad altri disturbi sessuali come, ad esempio, il vaginismo per la donna: in ogni caso se il vaginismo rappresenta un disturbo che si manifesta generalmente prima di un rapporto coitale, dunque si configura come un ostacolo alla penetrazione, nella dispareunia, invece, il dolore coincide con o segue il coito.
La localizzazione del dolore è necessaria per distinguere tipologie diverse di dispareunia: si definisce superficiale, quando il dolore è individuabile all’ingresso o nel primo tratto vaginale, oppure profonda quando il disturbo si manifesta a penetrazione completa.
Sarà quindi necessario far chiarezza con il paziente, già a livello anatomico, dove avverta esattamente il dolore, esperienza che non così spesso risulta chiara da riconoscere, in prima battuta, e da descrivere poi al professionista.