Maggio, mese dell’automasturbazione. I benefici dell’autoerotismo.
Un’iniziativa sorta 20 anni fa per protesta all’esclusione del tema da un programma di educazione sessuale nelle scuole, oggi ci permette di mantenere l’attenzione su di una pratica tanto funzionale al benessere sessuale quanto boicottata e avvolta da un’aura immeritatamente negativa. Imbarazzo, vergogna, insicurezza e credenze erronee sulla sessualità giocano la loro parte, più la presenza di un eventuale senso di colpa instillato. Anche in coppia spesso l’automasturbazione è un tabù, ritenuta anormale o fonte di gelosia.
Moltissime persone praticano l’autoerotismo, uomini e donne, seppur le percentuali maschili, autodichiarate, si attestino ancora superiori. Anche molti bambini provano un innocente e inconsapevole piacere quando si autosfregano le zone erogene; chi lavora negli asili nido sa che i bambini si accarezzano da soli perché sperimentano il senso di benessere conseguente al tatto, attività che in ogni caso non va repressa con rigidità ma semmai reindirizzata in momenti e luoghi più adeguati.
Ognuno lo fa a modo proprio e con i tempi che desidera o ha a disposizione, non esiste uno standard, ma c’è chi rifiuta e rinnega totalmente la possibilità di autoesplorarsi e gratificarsi autonomamente, per tanti motivi e con tante spiegazioni più o meno autentiche.
Le ragioni per automasturbarsi, però, al di là della mera ricerca del piacere, possono essere altrettanto numerose: chi non ne può fare a meno da farlo diventare un atto compulsivo, chi lo fa per noia, chi per distrarsi da pensieri stressanti, chi per sperimentare, chi per consolazione, chi per “allenarsi”, chi per nostalgia, chi per entusiasmo o per molte altre spinte, non per forza l’una indipendente dall’altra.
Quel che è certo è che l’essere umano ha sempre ricercato il piacere in solitaria, tanto che i dildo esistevano come stimolatori sessuali anche nell’antica Grecia, intagliati nel cuoio dai calzolai dell’epoca.
Ma, al di là dell’orgasmo e della scarica di piacere (non è di certo obbligatorio che il sesso o la masturbazione debbano per forza concludersi con il raggiungimento dell’orgasmo), quali sono i benefici?
Possiamo affermare che non solo masturbarsi è normale, ma è anche utile e salutare.
Vediamo alcuni motivi per sentirsi liberi di farlo.
- Conoscere meglio se stessi, imparando quindi a utilizzare al meglio il proprio corpo come strumento di comunicazione col partner, riuscendo poi a trarre piacere e a darlo. Difficile essere padroni di uno strumento (in questo caso un corpo) che non si conosce!
- Testare e migliorare le prestazioni sessuali, esercitandosi, ma senza farla diventare una sfida sfiancante con se stessi (altrimenti perderemmo il carattere gioioso e ludico del sesso). L’uomo impara così a durare di più (può coadiuvare il recupero in caso di eiaculazione precoce e disfunzione erettile) e, uomini e donne, riducono l’ansia da prestazione.
- Può aumentare il desiderio sessuale e la percezione di autoefficacia sessuale, incrementando quindi la sicurezza in sé e l’autostima.
- L’autoerotismo rinforza la muscolatura dell’apparato genitale, come un vero esercizio, valido a tutte le età. In menopausa aiuta a mantenere elastiche le pareti vaginali.
- Stimola la mente a sviluppare un sano e variegato immaginario erotico: saper costruire fantasie sessuali (e non solo sessuali) è indispensabile a mantenere la mente creativa, fertile, viva.
- Si stimola la produzione di neurotrasmettori quali endorfine ed ossitocina, con conseguente sensazioni di benessere e alleviando lo stress.
- Viene agevolato il sonno, inducendo ad addormentarsi.
- Si riduce il rischio di cancro alla prostata, tra le forme tumorali più diffuse per l’uomo, e può migliorare la qualità dello sperma.
- Può sembrare banale ma è la forma di sessualità più sicura: nessun contagio e nessuna gravidanza non desiderata, motivo in più per parlarne ai ragazzi senza instillare tabù e proibizioni
che potrebbero spingere ad azioni sessuali più ribelli e pericolose.
Nell’immagine: un disegno erotico di Gustav Klimt.