Il desiderio sessuale reattivo è una caratteristica molto frequente tra le donne
Partiamo dall’assunto di base che ogni persona ha dei fattori stimolanti o inibenti il desiderio sessuale, assolutamente personali. Spesso, in Studio, è necessario soffermarsi a lungo su questi aspetti per quanto possono essere variabili da persona a persona.
Molte donne (e non solo donne) e in particolare se in una relazione lunga, tendono a prediligere un’attivazione sessuale responsiva a un certo tipo di stimolazione esterna (un gesto, un’atmosfera, una parola, un tocco sensuale…). Quindi l’eccitazione deve essere stimolata in modo specifici, attivando prima il desiderio della donna che comunque poi risponde e partecipa con piacere allo scambio erotico, godendo di una sessualità soddisfacente. Altro discorso è se il desiderio, l’eccitazione e il piacere non si manifestano proprio.
Tuttavia questa frequente dinamica di risposta anziché di iniziativa può creare senso di inadeguatezza in quella donna che non si identifica nelle esperienze delle amiche o di altri modelli sessuali e può provocare nel/nella partner di questa l’idea di non essere desiderabile perché non ricercato/a sessualmente in prima battuta.
Ricordiamo che il sesso è sganciato da modelli rigidi di “normalità” che valgono per tutti, quindi la prima cosa da fare è una: parlare, parlare, parlare di come ogni persona viva l’erotismo in modo personale e unico! Per questo spesso anche solo una consulenza sessuale o un breve intervento di educazione sessuale, in assenza di disturbi sessuali (che solo il clinico può appurare), è utile per ridimensionare il senso di a-normalità che molte persone vivono inutilmente e per “allenarsi” ad abbattere i propri tabù e comprendere cosa piace e cosa non piace, magari rivalutando quanto poteva piacere o non piacere!
Conoscersi sessualmente significa conoscere meglio la propria identità!